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KABUKI A MONACO

Article bilingue français / italien


Par Eva Esztergar, Luigi Mattera Rédigé le 16/09/2009 (dernière modification le 16/09/2009)

Depuis le XIIIe siècle, les troupes artistiques du Japon ont donné régulièrement des spectacles inspirés des dances bouddhiques. Le kabuki, art théâtral japonais, était très apprécié dès le début du XVIIe siècle les citadins du Japon. Son nom vient du chant (ka), de la danse (bu) et de l'art dramatique (ki).


Extraits du spectacle Kabuki, lors de la Générale

Le Grand Kabuki Shôchiku présente à Monaco Le lion au miroir et Le Dieu Tonnerre. Dans le premier c'est le même acteur qui incarne une jeune fille dans le palais d'un shogun et un lion mythique.
La deuxième pièce se joue dans le style spectaculaire d'aragoto.
Le jeu des acteurs est codifié, les visages sont maquillés tels des masques, les costumes sont somptueux et se déploient au rythme des mouvements.

Lors de la Semaine des Arts du Japon, du 16 au 20 septembre 2009, plusieurs évènements mettront le Japon à l'honneur:
Du 16 au 19 septembre à la Salle Garnier à 18 h: Spectacle de Kabuki
Du 16 au 20 septembre au Jardin Japonais: exposition de photos mais aussi Cérémonies de Thé les 16 et 17,
Au Café de Paris: exposition de paravents, déjeuners et dîners.

Kabuki a Monaco, in italiano

KABUKI A MONACO
Kabuki a Monaco durante la settimana delle Arti dedicata al Giappone, dal 16 al 20 settembre 2009.
Opere presentate:
Kagami Jishi (Il Leone allo specchio) - Narukami (Il Dio Tuono)



Gli "onnagata" sono attori giapponesi specializzati in ruoli femminili. Una delle particolarità del Kabuki, che significa, diviso in tre parti, KA(canto)-BU(danza)-KI (energia tecnica), è la peculiarità , unica, che lo distingue dagli altri spettacoli teatrali: non vi sono attrici e gli uomini assumono anche ruoli femminili!

Per il profano che per la prima volta assiste ad uno spettacolo kabuki,non conoscendo tale mix di ruoli, puo' lasciarsi tentare, mentre assiste alla recitazione in una comoda poltrona, dalle mimiche sessuali ed a volte erotiche, anche se in senso scherzose, dei personaggi del gentil sesso, tanto sono le donne perfettamente impersonate da attori maschi che, da generazioni, ripetono ed accrescono in malizia la propria tecnica.

A Monaco è giunta per la prima volta la compagnia del Kabuki Ichikawa, una dinastia che tramanda questo tipo di cultura teatrale dal 1600! L'attuale capofila, Ichikawa Danjuro XII, il primo in alto nella foto, 63 anni, ha iniziato a recitare all'età di 7 anni. E' un attore dalla bravura mimica mostruosa e vi consiglio caldamente di andare ad applaudirlo alla Salle Garnier dell'Opera di Monte Carlo.

Non vi erano molti giornalisti europei, a parte quelli del Principato, in teatro oggi, ma una folta schiera di fotografi e giornalisti giapponesi ad assistere alla prova ufficiale per lo spettacolo di domani 16 settembre.
Un vero peccato che tanti colleghi abbiano perso l'occasione di farsi trasportare dalla magnificenza dei colori, dalla ricchezza degli abiti, dalla tecnica mimica, agilità, ma soprattutto dalla poesia e femminilità gestuale delle "protagoniste", di Ichikawa Ebizo XI nel ruolo di una giovane e bellissima donna nella più celebre danza kabuki, KAGAMI JISHI, al ritmo di 15 tra strumentali e cantanti "uomini", ed interpretare, nella seconda parte, il ruolo di un feroce leone.

Il Dio Tuono( NARUKAMI), rappresentato successivamente al 'Leone allo specchio' (KAGAMI JISHI), pure attinge forza dalla preparazione erotica della protagonista, Nakaruma Tokizo V ( la numerazione romana indica il grado di discendenza dai precedenti interpreti di famiglia) per sedurre il prete buddista Narukami, il quale, in conflitto con l'Imperatore, aveva imprigionato con un esorcismo il Dio Dragone della pioggia, provocando una grande siccità.

L'Imperatore aveva incaricato la più bella donna del suo reame, la Principessa Taema, di ottenere la liberazione del dragone. Con uno stratagemma e tanta arte seduttiva, presentandosi a Narukami come una giovane vedova in cerca di consolazione, la principessa lo fa innamorare e riesce a liberare il dragone, dio della pioggia.

Dal pamphlet del Kabuki, che suggeriamo ai futuri spettatori di leggere prima dello spettacolo per aumentarne la comprensione, benché vi sia un sistema traduttivo al di sopra del palco, si apprende che quest'ultimo pezzo teatrale viene anche caratterizzato da diverse pose "MIE", che sono delle sospensioni di brevissima durata della gestualita, quasi a fotografarne l'immagine di un momento particolarmente importante, rabbia-eccitazione, al fine di attirare lattenzione dello spettatore.

Classificato tra i "Capolavori del Patrimonio orale ed immateriale dell'Umanità" dall'UNESCO, il Kabuki è una manifestazione culturale antica che merità di essere conosciuta ed apprezzata per la finezza espressiva che riflette la classe di un popolo, quello giapponese, di alta civiltà e cultura.









1.Posté par Iris Devote Littardi le 18/09/2009 09:51 | Alerter
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Bello e Interesante.

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